domenica 31 maggio 2009

Domenica di Pentecoste

«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità».

Gli apostoli erano vissuti diversi anni con Gesú, avevano goduto della sua intimità, avevano ascoltato le sue parole, avevano veduto i suoi miracoli. Eppure... eppure non avevano capito quasi nulla di Gesú, del suo insegnamento, del suo mistero. Avevano certo percepito la grandezza di quest'uomo, avevano sperato in lui, si attendevano molto da lui. Ma poi, quando arrivarono al dunque, al momento della sua passione, la gran parte di loro fuggí, qualcuno addirittura lo rinnegò. Certo, con la risurrezione molte cose cambiarono, ma se ne stavano per lo piú chiusi nel cenacolo, per timore dei giudei.

Gesú era perfettamente consapevole di tale situazione, e per questo si trattenne dal dire tutto ai suoi discepoli; sapeva che non lo avrebbero compreso; molto probabilmente lo avrebbero frainteso. Gesú sapeva che la sua opera sarebbe rimasta incompiuta, finché non fosse giunto lo Spirito Santo a darle compimento. Solo con la venuta dello Spirito gli apostoli furono realmente trasformati: solo allora capirono chi realmente era Gesú; solo allora compresero il significato delle sue parole e dei suoi gesti; solo allora scomparve ogni paura e incominciarono ad annunciare a tutti la Buona Notizia.

L'esperienza degli apostoli è la nostra esperienza. Anche noi viviamo quotidianamente a contatto con Gesú: ascoltiamo la sua parola, partecipiamo all'Eucaristia, ci nutriamo del suo Corpo. Eppure... eppure spesso non capiamo; la nostra fede vacilla; la paura ha il sopravvento su di noi e ci impedisce di rendergli testimonianza. Anche noi abbiamo bisogno del Paraclito, dello Spirito della verità che ci guidi alla conoscenza di tutta la verità, dello Spirito della fortezza che ci dia il coraggio di portare a tutti il nome di Cristo. Veni, Sancte Spiritus!